Nella Germania al voto il lavoro è il grande (e strano) tabù Se nemmeno il capo dei socialdemocratici tedeschi ci crede, nella vittoria, chi dovrebbe farlo? Il candidato alle elezioni di settembre, Peer Steinbrück, non riesce a trascinare l’elettorato, ma le indiscrezioni sulla strategia di Sigmar Gabriel fanno ancora più danno. Quando si è saputo che il leader dell’Spd ha convocato un minicongresso del partito già per il 24 settembre, cioè a meno di 48 ore dalla chiusura delle urne, ci sono state inevitabili speculazioni: Gabriel l’ha convocato perché così non sarà solo lui a dover rendere conto del risultato, ma anche Steinbrück e Steinmeier (il quale invece sperava di farsi confermare prima come capogruppo al Bundestag). Brambilla Quella consapevolezza tutta tedesca di fare meglio senza Bruxelles - Editoriale Quando Letta affronterà la Merkel? Andrea Affaticati 20 AGO 2013
La prima Merkel Il nostro obiettivo deve essere quello di diventare del tutto inutili. Il giorno che il nostro movimento di emancipazione non servirà più, vorrà infatti dire che non ci sarà più la divisione tra sesso debole e sesso forte, ma vi saranno solo personalità con grandi doti di guida”. Queste parole le pronunciava Helene Lange, nel 1904 durante il congresso internazionale delle donne a Berlino. E a Lange, una delle figure simbolo dell’emancipazione femminile, il trimestrale di storia dello Spiegel ha voluto dedicare recentemente un lungo articolo. Andrea Affaticati 12 AGO 2013
Rigore, famiglia, disciplina. Come sono tornati all’antica i giovani tedeschi “Bisogna che tutto cambi perché nulla cambi”. Il principe di Salina, peraltro figlio di contesto del tutto diverso, viene alla mente leggendo i risultati di uno studio commissionato dalla Konrad Adenauer Stiftung, la fondazione emanazione della Cdu, sui giovani tedeschi di oggi, cioè la generazione che va dai 16 ai 29 anni. Viene in mente perché, pensando alla ricca Germania, al paese che è motore economico dell’Europa, si potrebbe credere che Berlino stia allevando, oltre a una generazione di tedeschi colti e preparati, anche dei ragazzi aperti al mondo, interessati a esplorarlo e a mettersi in gioco. Andrea Affaticati 21 GIU 2013
L’eurocrisi è un gran colpo di fortuna per la Merkel da terzo mandato La crisi dell’Eurozona è stata il grande colpo di fortuna di Angela Merkel. La cancelliera non lo sa, ma Stefan Kornelius, giornalista politico della Süddeutsche Zeitung, e autore di “Angela Merkel - Die Kanzlerin und ihre Welt” (Angela Merkel - La cancelliera e il suo mondo; ed. Hoffmann und Campe), ne è convinto. Quante volte era stato scritto e detto che Merkel era all’apice del potere, già ai tempi della Grosse Koalition? Era riuscita a piegare i riottosi gemelli polacchi Kaczynski a sottoscrivere il trattato di Lisbona, e per questo era celebrata come il nuovo leader europeo. Ma per entrare nella storia ci vuole un evento straordinario. Andrea Affaticati 26 MAG 2013
I serpenti nell’Spd Gli ultimi sondaggi registrano una rimonta strepitosa di Stephan Weil, sindaco socialdemocratico di Hannover e sfidante del governatore uscente della Bassa Sassonia, il cristiano-democratico David McAllister. Fino a poche settimana fa il distacco tra i due partiti era di dieci punti, ora soltanto di due. Weil ha girato il suo Land paese per paese, conquistando gli elettori con la retorica della solidarietà, delle pari opportunità, dell’ambiente. Andrea Affaticati 17 GEN 2013
La trinità tedesca Due signori di età avanzata, ciascuno su una sedia a rotelle; una signora che da anni si veste sempre uguale (giacca strizzata e pantaloni larghi) salvo variare i colori: da trent’anni il partito conservatore tedesco, Cdu, è in mano a questo strano terzetto, che ha influenzato fortemente la politica del paese più ricco e potente d’Europa, e di conseguenza quella dell’intero continente. I loro nomi sono, in ordine di età, Helmut Kohl, Wolfgang Schäuble e Angela Merkel. Sono stati prima alleati di ferro, poi nemici giurati. In questi giorni, due ricorrenze li hanno costretti a ritrovarsi insieme. Leggi L'Spd all’assalto di Merkel con il leader più merkeliano che ha su Contrarian Andrea Affaticati 01 OTT 2012
Salonicco, metropoli della Grecia che non fischia la Merkel Prima della partita Germania-Grecia agli Europei di calcio in Polonia e Ucraina, ad Atene circolava una battuta: se ognuno degli 11 milioni di ellenici avesse scommesso anche pochi euro su una vittoria dei tedeschi superiore al 3 a 0 e avesse vinto, la Grecia avrebbe avuto soldi sufficienti per comprarci la Germania intera. “Peccato che”, ribatteva il giovane Antonis, 12 anni, “le nostre banche non avrebbero avuto soldi per pagare le vincite”. Andrea Affaticati 26 GIU 2012
Da sinistra in difesa della Merkel Heribert Prantl, editorialista della Süddeutsche Zeitung, ricordava ieri che la celebre espressione “sic transit gloria mundi” fu formulata nel XV secolo dal monaco Thomas von Kempen, figlio del Nordrhein-Westfalen, il Land nel quale domenica Norbert Röttgen, candidato di punta della Cdu, ha incassato per il suo partito il peggior risultato della storia del Dopoguerra. Angela Merkel, la cancelliera, dovrebbe tenere presente la massima. Guarda la puntata di "Qui Radio Londra" Merkel e Maradona Andrea Affaticati 15 MAG 2012
Uno studio “What if” Tedeschi, con l’austerità greca pure voi sareste poveri Volete capire come ci si sente a essere greci e se davvero la ricetta imposta ad Atene funziona? Ecco fatto. La fondazione di analisi di mercato macroeconomiche Böckler ha preso le misure imposte alla Grecia e le ha applicate all’economia tedesca. Risultato: il programma lacrime e sangue più che risanare distrugge quel poco di tessuto produttivo che (r)esiste ancora nel paese. L’autore, Henner Will, è partito dalla domanda “What if”, che accadrebbe se la Germania fosse sottoposta a una cura altrettanto draconiana? Andrea Affaticati 02 MAR 2012
La capitolazione di Wulff Merkel non batte ciglio anche se il presidente voluto da lei si dimette Alla fine anche Christian Wulff si è arreso. Come il suo predecessore Horst Köhler, anche lui ha occupato lo scranno più alto del paese per poco più di un anno. Per fortuna i tedeschi, almeno quei pochi che l’hanno sostenuto fino all’ultimo, non sono superstiziosi. Sennò dovrebbero pensare che la visita di un paio di giorni fa in Italia gli abbia portato sfortuna. Anche perché è difficile non cogliere alcuni parallelismi con le vicende italiane degli ultimi anni. Leggi Nello scandalo di Wulff c’è il senso tutto tedesco per il baratro Andrea Affaticati 17 FEB 2012